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Collectives.

The collectives are the  first group experiences aimed towards creation that I have experimented with. We chose each other based on elective affinities or common studies, or because we do the same work, this is already a way to be part of it. Inside the group it naturally happen that charismatic leaders emerge,  that stand out for some specific competences. We discover “who is good for what” with the awareness that we are a part of whole. Even if some of us will leave, the project will still exist. Like a plant system. Here are some important examples.

Quattro variazioni sul Tempo: 2004.Experimental Theater collective. Born after professional Theater school. Driven by enthusiasm this became my first exploration in experimental theater . It moved inside associations and small social places/bars. No leader, no Up decision. Big problems to take any dramaturgical  decisions and not only.

Aqua:

Dance Theater , 5 dancers and performers. I was taking care more about the dramaturgical  aspect. Born after attending the same dance school and workshops, we had the chance to create a site specific performance for a Vernissage moment in a Castle. First work “Studio sulla Pesantezza” 2014 June in Vanchiglia Area (Turin) for LovNight#6

StatoLento-Collettivo di Arti vive.

Born inside of the occupied Theater of “CavallerizzaReale” of Turin (during second occupation in the year 2015-2016) He always takes his first steps within the occupied spaces (first work “Studio sullaPesantezza” : Study on Slowness) The assemblies of the working tables merge with our artistic process. A collective that had is own Manifesto, active for itself and for the community that circulate around the occupied spaces. Composed of three elements that came from three different back grownd. Theater, Dance and physical Theater. In its differences lay its preciousness. He wins the Coreographic Collision 7 competition and makes his premiere with the opera “Perchèdeserto”, “Why Desert” at the Goldoni Theater of Venice. From the bottom to the official circuits. For us a Pindaric flight.

Corale.

Last in order of time. Two dancers united by almost unexpected winning of a context in the Arona area (north Italy). A two way attempt. Translate into an open showing and a lab. 2019-2020

I Collettivi.

I Collettivi rimangono il primo esempio gruppale volto alla creazione che io abbia mai sperimentato. Ci si sceglie perché si hanno affinità elettive o come conseguenza di studi o perché si fa lo stesso mestiere e questo crea già appartenenza. Dentro i collettivi si creano come naturalmente accade, delle figure carismatiche che spiccano per determinate competenze. Si scopre chi è bravo a fare cosa con la consapevolezza che siamo una parte di un tutto e che anche se uno se ne andasse il progetto continuerebbe a vivere. Come il sistema delle piante. Qui i principali esempi.

Quattro variazioni sul Tempo:

Collettivo di teatro sperimentale, 2004. Nato in seno alla scuola professionale di recitazione. Spinti dall’entusiasmo questo è diventato un primo tentativo di esplorazione di teatro sperimentale. Si muoveva all’interno di associazioni di quartiere e piccoli locali/bar. Nessun capo, nessuna decisione dall’alto. Problemi di stallo sul prendere decisioni drammaturgiche e non solo.

Aqua:

Teatro danza, 5 danzatrici e performer. Io riuscivo a curare più da vicino l’aspetto drammaturgico.Nato dall’incontro nei luoghi di formazione nel campo della danza (scuola di danza, workshop). A seguito di una prima apparizione ad un Vernissage in spazio museale, si decide di proseguire. Primo lavoro: Studio sulla Pesantezza Giugno 2014 Zona Vanchiglia per LovNight#6.

StatoLento-Collettivo di Arti vive.

Questo Collettivo nasce all’interno degli spazi occupati della Cavallerizza reale di Torino (durante la seconda grande occupazione nell’annualità 2015-2016) Muove i primi passi sempre all’interno degli spazi occupati (il primo lavoro: Studio sulla Lentezza) Le assemblee dei tavoli di lavoro si fondono con la nostra processualità artistica.

Un collettivo che aveva un suo Manifesto, attivo per se e per la comunità che circuitava attorno agli spazi occupati. Composto da tre elementi che venivano da tre realtà differenti. Tetro, Danza, Teatro fisico. Nelle sue differenze stava la sua preziosità. Vince il bando ChoreographicCollision 7 e debutta con l’opera “Perché deserto” al Goldoni di Venezia. Dal basso al teatro e i circuiti ufficiali. Per noi un volo pindarico.

Corale.

Ultimo in ordine di tempo. Due danzatrici unite dalla vincita quasi inaspettata di un bando sul territorio di Arona. Un tentativo a due. Tradotto in una prova aperta e un laboratorio. 2019-2020

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Manàcuma- viaggi tra suoni, canti e danze del sud Italia. 2003-2013

Our flyer read like this:                       

The group was born in Turin from the meeting of first and second generation immigrant musicians who, after years of research and dissemination of popular, dance and musical traditions of southern Italy, feel the need to meet again, to rediscover their roots and their culture . The concept of "landless" is thus transformed into an opportunity to feel at home where the strings of passion, history, celebration and sacredness resound. Music and dance become opportunities to find contact with oneself and the supernatural, to escape from everyday life and give new outlets to joy and creativity. The Manàcumas offer a repertoire of pizziche, tarantella, tammuriate, Sardinian songs and Sicilian serenades, performed with musical instruments adopted by popular tradition and accompanied by typical dances. An explosive blend of tradition and innovation that involves all generations. It then happens to let oneself go to dance steps on the frenetic rhythms of tambourines, tammorre and diatonic accordion, or to get lost in the ancestral sounds of Sardinian launeddas fused in perfect harmony with classical instruments such as violin and guitars. tradition risks the impoverishment of the profound meanings of peasant culture, the group draws its lifeblood from the meeting-exchange with the elderly who still retain the archaic forms of singing, dancing and instrumental practice, from collaboration with researchers and participation in faste popular. In the process of reworking the repertoire, the Manàcuma do not neglect the possibility of opening up to the present by coloring the pieces with delicate Mediterranean influences. A journey through the sounds, songs and dances of southern Italy and Sardinia is much more than a simple concert, the magic of dance. of traditional dances fascinates and seduces and transports all generations. It is impossible to stay still, the frenzy of rhythms moves the most archaic emotions in each of us and it is thus that this kind of music involves children as well as the elderly, children and adults as if by a magic that has been perpetuated inexorably for centuries. .

Manàcuma- viaggi tra suoni, canti e danze del sud Italia. 2003-2013

Il nostro volantino recitava cosi’:

Il gruppo nasce a Torino dall'incontro di musicisti immigrati di prima e seconda generazione che, dopo anni di ricerca e divulgazione delle tradizioni popolari, coreutiche e musicali dell'Italia meridionale sentono l'esigenza di ritrovarsi, di ritrovare le proprie radici e la propria cultura. Il concetto di "senza terra" si trasforma cosi in occasione per sentirsi a casa propria laddove risuonano le corde della passione, della storia, della festa, della sacralità. La musica e la danza, diventano opportunità per trovare  un contatto con se stessi e il soprannaturale, per evadere dalla quotidianità e dare nuovi sbocchi alla gioia ed alla creatività. I Manàcuma propongono un repertorio di pizziche, tarantelle, tammuriate,canti sardi e serenate siciliane, eseguiti con  strumenti musicali adottati dalla tradizione popolare e accompagnati da danze tipiche. Una miscela esplosiva di tradizione e innovazione che coinvolge  tutte le generazioni. Succede allora di lasciarsi andare a passi di danza sui ritmi frenetici di tamburelli, tammorre e organetto diatonico, o  di perdersi nei  suoni ancestrali  delle launeddas sarde fusi in perfetta armonia con strumenti classici quali violino e chitarre.Nella consapevolezza che, sradicandola dal contesto originario, la tradizione rischia il depauperamento dei significati profondi della cultura contadina, il gruppo trae la sua linfa vitale dall'incontro-scambio con gli anziani che ancora conservano le forme arcaiche di canto, ballo e pratica strumentale,dalla collaborazione con ricercatori e dalla partecipazione alle faste popolari. Nel processo di rielaborazione del repertorio i Manàcuma non tralasciano la possibilità di aprirsi al presente colorando i brani con delicate contaminazioni di matrice mediterranea.Viaggio tra suoni canti e danze del sud Italia e della Sardegna è molto di più di un semplice concerto, la magia coreutica delle danze tradizionali affascina e seduce e trasporta tutte le generazioni. E’ impossibile stare fermi, la frenesia dei ritmi smuove le emozioni più arcaiche in ognuno di noi ed è così, che questo genere di musica coinvolge i bambini come gli anziani, i ragazzi e gli adulti come per una magia che si perpetua inesorabilmente da secoli.

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